Tutti d'accordo sulle intercettazioni

Servizio del Tg4 di ieri mattina.

Si parte con Mario Landolfi del PdL che spiega come la pubblicazione abusiva delle intercettazioni rallenti le indagini. La riforma va quindi fatta per venire incontro alle esigenze dei magistrati.
Parola all'opposizione adesso. Una tizia, che la didascalia ci dice appartenere al PD, farfuglia il suo disappunto per la terza lettura della legge, completamente diversa dalla prima. Che è lo stesso di cui si lamenta Berlusconi. Forse hanno sbagliato la didascalia.
Chiusura del panino con una bellona del PdL che accusa il PD di non collaborare.
C'è ancora spazio per l'oliva, sopra il panino, e quindi sentiamo l'estratto di un esponente dell'UDC affermare che il suo partito è favorevole ad una riforma delle intercettazioni. Il montaggio tronca brutalmente al finire della frase, ma evidentemente stava per dire qualcos'altro. Cosa, non lo sapremo mai. Forse un commento cafone sulle tette della giornalista.

Ma che ne pensa la gente comune della questione? Si domanda ora la giovane inviata. Andiamoglielo a chiedere.
Primo tizio di passaggio: un biondino sui 25, in abito azzurro cielo. Il classico attivista pagato del PdL, nella sua divisa d'ordinanza. Il biondo ci dice che la gente comune ha la sensazione di essere intercettata a tutte le ore del giorno, e perciò si evita persino di parlare al telefono.
Signora di passaggio #1: "Non se ne può più di aspettare! Per il bene dei cittadini bisogna fare la riforma".
Signora di passaggio #2: taglia corto: "Io sono favorevole".

Da questo servizio ho capito tre cose: che la riforma bisogna farla, che sono tutti d'accordo nel farla e che a Milano non si trova più un comunista per strada manco a pagarlo oro.
2 commenti:
19/06/10, 11:17 livefast ha detto...

siamo al re-gi-me.

20/06/10, 01:52 Anonimo ha detto...

Secondo me questa ha intervistato solo la gente che passeggiava nei giardini dei palazzi del nano perché gente a suo servizio.

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