Lo zimbello del mondo

Lo zimbello del mondo di oggi è il CT della Francia. La sua nazionale sta per essere eliminata dal mondiale e da ogni parte del globo lo prendono per il culo per le sue sopracciglia alla Elio. Questo mi ricorda che nello sport vige la più stretta meritocrazia. Se vinci sei un dio, ma se perdi sei il nulla. E non ti basta vincere, devi continuare a vincere. Quando comincia il declino meglio se ti sei preparato, perché nessuno avrà pietà per te. Non importa se hai un arto spezzato, ti è morta la moglie, hai scoperto che a tuo figlio piace il biscotto, o stai semplicemente cavalcando l'onda della sfiga. Le stesse, identiche persone che ti esaltavano, elogiavano, ammiravano, incensavano, saranno le prime a darti per spacciato e a pronunciare inesorabili il tuo epitaffio. Un nanosecondo dopo farai già parte del passato, remoto. Applicando questo modello alla società, avremmo un sistema più fascista dei sogni bagnati del duce. E così mi rallegro al pensiero che il mondo, per quanto di merda, non sia una puntata della Domenica Sportiva.
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